Strumenti alternativi alla carta carburante

Per poter detrarre l’Iva e dedurre i costi relativi ai carburanti imprese e professionisti normalmente impiegano la scheda carburante detta anche carta carburante(1). Oltre a tale sistema di certificazione dell’acqusto, trovano sempre maggior diffusione nuovi strumenti alternativi come:
– memory card
– carte di credito magnetiche
– blocchi di buoni (”buoni benzina”).
La C.M. 12/08/1998 n. 205 ha riconosciuto l’utilizzabilità delle procedure alternative in sostituzione della carta carburante, a condizione che nella fattura che viene rilasciata successivamente siano contenuti tutti i dati richiesti obbligatoriamente.
Qualora, quindi, la fattura non contenga tutti i dati occorrerà integrarla mensilmente (o trimestralmente) con un documento numerato e datato dal quale risulteranno le informazioni mancanti.

Ma se nel caso di memory card o carte di credito magnetiche la fattura che viene rilasciata contiene già gli estremi dei rifornimenti effettuati, e quindi assolve in uguale maniera alla funzione della carta carburante, i blocchi di buoni si basano su un presupposto differente.

I buoni sono rilasciati a seguito di una anticipazione sul carburante ancora da erogare, per cui nel momento in cui vengono rilasciati non sono altro che assimilabili ad una cessione di denaro e perciò indicati in un documento emesso dal gestore dell’impianto di carburante o della compagnia petrolifera, non soggetto all’Iva ai sensi dell’art. 2, comma 3, del D.P.R. 633/1972. Il documento deve essere contabilizzato come un credito nei confronti del gestore dell’impianto che si ridurrà per ogni buono consumato.
Sarà, quindi, indispensabile che ad ogni rifornimento effettuato con la consegna al gestore dei buoni, venga comunque compilata la scheda carburante con tutti i dati necessari, per avere traccia degli estremi del rifornimento, e poter inoltre detrarre la relativa Iva, oltre che avere un documento fiscale per la contabilizzazione dei rifornimenti nel registro acquisti.
I buoni dovranno comunque essere numerati, datati e conservati a norma dell’art. 39 del D.P.R. 633/1972.

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NOTE:
Si tratta  di un documento che serve a documentare ciascun acqusito di carburante per autotrazione (benzina, gpl, metano, diesel, …)  presso gli impianti di distribuzione stradale (art. 1, comma 2, del D.P.R. 10/11/1997 n. 444) e sostituisce la fattura, che sarebbe improponibile richiedere di volta in volta .

3 risposte a “Strumenti alternativi alla carta carburante”

  1. ho una società di pulman mio cliente che mi paga mensilmente
    e mi richiede ad ogni pagamento mensile la fatturazione di tutto il ritirato del mese.Posso fare regolare fatturazione mensile?
    Grazie e cordilali saluti .

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